Attività

Riconoscere i propri talenti

Al fine di accompagnare, sostenere e valorizzare la donna nel suo percorso sono realizzati colloqui di bilancio di competenze. La finalità è far emergere attitudini, aspirazioni e desideri del proprio progetto di vita e valutare i progressi realizzati.

Attività condotta da: Fondazione Casa di Carità Arti e Mestieri

Scoprire i propri talenti

Il Laboratorio ARIONE, presente nella sezione femminile in spazi dedicati, offre alle donne detenute un percorso per scoprire le proprie capacità, lavorando anche sull’ autostima ed autoefficacia e sul mantenimento di un buon clima relazionale. Attraverso la produzione di manufatti artigianali, l’utilizzo di varie tecniche (dalla pittura al
cucito, dalla falegnameria al bricolage),  le donne si sperimentano nei loro talenti e si misurano con impegno, motivazione e iniziativa.

Attività condotta da: Associazione EssereUmani

Rinforzare i propri talenti

Accanto al lavoro di riconoscimento dei propri talenti, le donne partecipano a percorsi di formazione professionale per acquisire e rinforzare le proprie competenze al fine di essere maggiormente spendibile sul piano occupazionale. 

I percorsi formativi proposti, finanziati con FSE dalla Regione  Piemonte, rispondono ai fabbisogni delle realtà produttive che offrono opportunità di lavoro sia all’interno che all’esterno del carcere, senza tralasciare una analisi più ampia della domanda del mercato del lavoro locale e regionale.

La formazione proposta adotta metodologie didattiche volte a coinvolgere in modo attivo le allieve. Ogni donna è riconosciuta partendo dal valore della sua storia personale e professionale e nella formazione è accompagnata verso l’acquisizione di una propria identità professionale.


Inoltre a tutte le donne verrà proposto un percorso formativo sull’educazione finanziaria gestito da Museo del Risparmio.
Attività condotta da: Fondazione Casa di Carità Arti e Mestieri e il contributo di Museo del Risparmio

I talenti al lavoro

Dopo aver valutato i progressi delle donne prese in carico dal progetto, aver analizzato talenti e competenze acquisite, si avvia la fase di selezione di candidature per gli inserimenti lavorativi intramoenia nelle realtà produttive partner del progetto L.E.I.. 

In specifico i profili richiesti sono nell’ambito della sartoria, della lavanderia e della stireria.

L’inserimento al lavoro è anche un percorso di educazione alla legalità: riconoscersi ed essere riconosciuti come lavoratore titolare di diritti e di doveri indipendentemente dalla condizione di detenzione.  

Al percorso lavorativo intramoenia inoltre potrà seguire, una volta terminata la pena e per coloro che presentano i requisiti giuridici, legali e lavorativi richiesti, anche una prosecuzione verso le realtà produttive esterne, garantendo quindi una continuità progettuale che vede l’attivazione di inserimenti lavorativi extramoenia e come obiettivo l’accompagnamento all’uscita.

Attività condotta dalle tre cooperative partner di progetto: Extraliberi, Patchanka e Impatto Zero.

I talenti in uscita

L’accompagnamento verso l’emancipazione, intesa come autonomia sociale, lavorativa e finanziaria delle detenute che escono dal carcere è un fattore determinante per il progetto di vita di ogni persona.

Il progetto LEI ha previsto un intervento specifico che sostiene il percorso delle donne in uscita in una direzione di ponte tra il dentro e fuori dal carcere.

Un ruolo centrale lo gioca il progetto LOGOS di Ufficio Pio, servizio che sostiene le donne nel proprio progetto di reinserimento sociale e lavorativo attraverso interventi dedicati per la durata di 24 mesi.

Parallelamente concorrono nel costruire opportunità utili al progetto di reinserimento della donna tutti i partner di progetto in una dimensione di sostegno e di condivisione.

Attività condotta da: Ufficio PIO di Compagnia di San Paolo e i partner del progetto L.E.I.